La prevenzione della candida ricorrente presenta notevoli difficoltà, ma i probiotici possono fare la differenza.
La candida può essere una patologia realmente frustrante. Spesso le donne che soffrono della forma ricorrente non hanno particolari difficoltà a curare i singoli episodi: salvo i casi di resistenza ai farmaci, gli antimicotici come il fluconazolo sono piuttosto efficaci nel far regredire la sintomatologia acuta. Prevenire le recidive, però, è tutto un altro discorso.
Per la prevenzione della candida l’unica arma a disposizione dei medici sono, di nuovo, i farmaci antimicotici. Che però danno risultati tutt’altro che soddisfacenti. La profilassi con fluconazolo (assunto ad esempio una volta alla settimana per 6 mesi), finché somministrata, riesce a tenere sotto controllo gli episodi sintomatici, ma nella maggior parte dei casi questi tornano a ripresentarsi quando si interrompe l’assunzione. Evidentemente bloccare la crescita del microrganismo candida non è sufficiente se non si affrontano le cause profonde della patologia.
I ginecologi stessi sono ben consci di questi limiti, tanto che in ambito medico la candida ricorrente viene considerata una patologia facile da tenere sotto controllo ma difficile da curare. Ciononostante la farmacologia non offre alternative.
Prevenzione candida, probiotici per stabilizzare la guarigione
Nella candidosi vulvovaginale ricorrente, così come in altre patologie croniche o recidivanti per cui la medicina ufficiale ancora fatica a trovare risposte definitive, affiancare ai farmaci i giusti integratori nutraceutici può essere la strategia vincente per disinnescare i fattori che hanno permesso alla patologia di passare da occasionale a cronica o ricorrente.
Questo è il concetto che da sempre guida il lavoro di NutraLabs, ed è illustrato alla perfezione da un recente studio condotto all’ospedale Burlo Garofolo di Trieste. Lo studio aveva l’obiettivo di testare l’efficacia dei probiotici come terapia aggiuntiva al clotrimazolo, farmaco antimicotico per uso topico largamente utilizzato contro la candidosi. Hanno partecipato 89 donne con diagnosi di candida vulvovaginale acuta. Dopo la terapia standard (clotrimazolo per tre giorni), metà delle pazienti ha iniziato una profilassi di un mese con probiotici, mentre l’altra metà ha utilizzato con le stesse modalità un semplice lubrificante.
Al termine della profilassi quasi tutte le pazienti sono prive di sintomi, in entrambi i gruppi. Alla visita di controllo due mesi dopo, però, la situazione cambia. Le pazienti che hanno utilizzato il probiotico sono ancora quasi tutte asintomatiche, mentre un terzo delle pazienti che hanno utilizzato solo clotrimazolo lamenta di avere già ricominciato a recidivare. Questo dimostra l’efficacia dei probiotici nella prevenzione della candida.
Molto interessante poi confrontare la situazione del microbiota vaginale prima e dopo il trattamento. Le donne che hanno assunto probiotici hanno un pH più acido e più lattobacilli di prima. Al contrario, il solo clotrimazolo tende a ridurre i lattobacilli e ad aumentare il pH. Altri studi mostrano che anche il fluconazolo ha simili effetti collaterali.
Cosa ci dice quindi questo studio?
- I farmaci antimicotici non sono in grado di prevenire la candida: quando si interrompe l’assunzione, spesso la candida si ripresenta.
- I farmaci antimicotici non sono in grado di migliorare il microbiota e il pH vaginale, ma anzi rappresentano ulteriori elementi di disturbo.
- I probiotici riequilibrano l’ambiente vaginale e stabilizzano la guarigione dopo un episodio acuto di candida, dando ottimi risultati in termini di prevenzione.
Ecco perché, in caso di candida, noi di NutraLabs consigliamo sempre l’assunzione dei probiotici NATURAFLORA LEI.
NATURAFLORA LEI è il probiotico di nuova generazione con i ceppi di microrganismi ad oggi ritenuti più importanti per ripristinare e mantenere il benessere intimo femminile.
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Una sola bustina di NATURAFLORA LEI contiene:
- 4 miliardi di Lactobacillus crispatus CNCM I-5095
- 4 miliardi di Lactobacillus reuteri DSMZ DSM 26866
- 4 miliardi di Lactobacillus rhamnosus Lr-32
- 4 miliardi di Lactobacillus plantarum Lp-115
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Lactobacillus crispatus CNCM I-5095 è probabilmente il miglior ceppo di L. crispatus attualmente presente sul mercato. Sopravvive tranquillamente a temperatura ambiente e, assunto per bocca, colonizza la vagina già dopo 7 giorni.
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